Giro d’Italia 2019, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2019.

TOP

Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin): Non è ancora il miglior Zakarin, ma è in crescendo e oggi ne dà piena dimostrazione inserendosi in una fuga del mattino che gli consente di risparmiarsi fino alle stoccate finali che gli regalano un nuovo successo prestigioso. In allegato, guadagna tre minuti e nove posizioni in classifica generale, salendo così sul podio virtuale. Domani la giornata chiave per lui, dopo le energie spese oggi. Se dovesse reggere il ritmo dei big, potrebbe essere difficile farlo scendere da lì.

Mikel Landa (Movistar): Vero che lo lasciano relativamente andare, ma il basco appare al momento in grandissima forma, riuscendo per il secondo giorno consecutivo a staccare tutti gli altri uomini di classifica. Il primo passo era rientrare nei dieci e la missione è compiuta, con il ritardo ora da Roglic che comincia ad assottigliarsi sempre più, concedendogli la possibilità di sognare di nuovo.

Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida): Il siciliano gioca col fuoco, assumendosi inizialmente le sue responsabilità, ma decidendo di smettere di fare il lavoro per il rivale. Così facendo permette ad altri corridori di rientrare in classifica, una manovra che costringerà progressivamente Roglic a doversi preoccupare anche degli altri, dovendo così impegnarsi in prima persona e non essere più portato in carrozza, crogiolandosi al pensiero di Verona.

FLOP

Simon Yates (Mitchelton-Scott): Senza voler rievocare le sue sfortunate dichiarazioni della vigilia, il britannico è oggi il grande sconfitto di giornata, perdendo oltre due minuti da Roglic e Nibali. Ormai in classifica è a quasi sei minuti e le sue possibilità di riscattare la delusione dello scorso anno sembrano ormai svanite.

Miguel Angel Lopez (Astana): La sfortuna ci mette chiaramente lo zampino, costringendolo a perdere terreno con un importuno salto di catena, ennesimo problema di un Giro che lo vede sempre rincorrere. Tuttavia stavolta anche il suo inseguire risulta meno efficace, forse anche per un comprensibile nervosismo che rende difficile la gestione di un momento delicato, che invece inizialmente sembrava poter risolvere con il supporto di una squadra all’altezza.

Primoz Roglic (Jumbo-Visma): Decide anche oggi di correre sulla difensiva, occupandosi sempre e solo dei rivali che ritiene pericolosi. Compreso che Yates ormai è saltato, battezza la ruota di Nibali, incurante degli scatti degli altri. Resiste bene, pur senza staccare il siciliano, ma nella lunga battaglia che è il Giro oggi ha concesso tempo a molti altri rivali, che prepotentemente ora si affacciano a loro volta in classifica. E che rischia ora di dover andare a inseguire in prima persona, con un dispendio di energie superiore a quelle risparmiate oggi.

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